Madri Canossiane
Figlie della Carità – Serve dei poveri
S. MADDALENA di CANOSSA
(1774 – 1835)
La Nostra Storia
Maddalena nasce a Verona il 1° marzo 1774 ed è la terzogenita della famiglia dei Marchesi Canossa.
Vive e partecipa da protagonista ad una stagione di profondi e radicali cambiamenti culturali, politici e sociali.
Sensibile ai bisogni dei poveri della città e guidata da una profonda ricerca religiosa, trova con fatica, tramite molte esperienze e tentativi, il suo carisma nella Chiesa, scegliendo di vivere per Dio con radicalità evangelica e nella dedizione e a servizio dei poveri, impegnandosi nel fornire strumenti culturali capaci di promuoverne l’autonomia, contribuendo così all’opera di evangelizzazione della Chiesa e prendendosi cura delle situazioni di fragilità e di abbandono.
Nel 1808, lascia definitivamente il palazzo Canossa ed inizia la sua opera con alcune compagne, raccogliendo ed educando le bambine del quartiere degradato di S. Zeno.
Successivamente, l’Istituto delle Figlie della Carità cresce e si estende prima a Venezia, poi a Milano, Bergamo, Trento sotto la guida e l’impegno di Maddalena che moltiplica i contatti con le autorità religiose e civili per sostenere le proprie e le altrui iniziative caritative.
Il 23 maggio 1831, con l’aiuto di un sacerdote veneziano e di due laici bergamaschi, viene fondata la congregazione dei Figli della Carità.
Coinvolge nel suo ampio piano apostolico innumerevoli laici, rendendoli corresponsabili nel promuovere la carità. Muore a Verona il 10 aprile 1835.
Venne proclamata beata da Pio XI l’8 dicembre 1941 e canonizzata da Giovanni Paolo II il 2 ottobre 1988
La Casa Madre dell’ordine è a Verona, mentre la Casa Generalizia si trova a Roma. Le Madri di Ballabio dipendono dal territorio di Milano.
Figlie della Carità Canossiane
A Ballabio
Le Figlie della Carità Canossiane si sono stabilite al Castello il 2 luglio 1953 in uno dei luoghi più belli di Ballabio.
La prima superiora è stata Anna Saporiti, coadiuvata da altre tre consorelle. Tra loro Luigia Cugnaschi, nativa di Ballabio Superiore e proprietari di molti beni. Essendo lei figlia unica e senza eredi lasciò tutto all’istituto delle Madri Canossiane che poterono così acquistare il Castello. Questa struttura allora era diversa dall’attuale dato che esisteva solo la struttura centrale ed un grandissimo parco con alberi secolari.
All’inizio il castello fu utilizzato come colonia estiva. Poi presero il via la scuola di lavoro frequentata da 15 ragazze del paese, l’oratorio estivo e la catechesi. Nel corso degli anni, l’apostolato delle madri è cresciuto con la presenza costante di bambini, ragazzi e villeggianti. La Casa è utilizzata anche per accogliere adulti per giornate di eremo spirituale, come luogo di formazione per Parrocchie, consigli pastorali, oratori, gruppi dell’ Azione Cattolica e per ritiri spirituali di religiose/i, preti e laici. Ospitiamo inoltre anche i percorsi di esercizi spirituali per le suore del nostro Ordine o di altre congregazioni femminili e maschile.
Un ospite illustre del Castello di Ballabio fu il cardinale Carlo Maria Martini che da arcivescovo di Milano soggiornò nella struttura. Si racconta che per l’alta statura del prelato ci si dovette adoperare per la ricerca di un letto più lungo.
oggi, le Madri della comunità sono di supporto nella scuola d’infanzia, nella catechesi parrocchiale e in aiuto all’Unità Pastorale di Ballabio nella pastorale del malato e della terza età.